Immatricolazioni auto estere: procedura, tempi, costi e documenti

L’immatricolazione delle auto estere si rende necessaria nel momento in cui si possiede un’automobile che si vuole importare nel territorio italiano. L’iter burocratico può essere complesso ma tale procedura è assolutamente necessaria in quanto obbligo di legge.

In questo articolo vedremo la procedura di immatricolazione per un’auto estera, i costi di nazionalizzazione dell’auto estera e i documenti necessari per la procedura.

Immatricolazioni auto estere: cosa dice la legge?

La norma di riferimento che sancisce le regole per immatricolare un’auto estera è l’articolo 132 del Codice della Strada.

Secondo la legislazione:

  1. la richiesta di immatricolazione per auto estera è obbligatoria per tutte le vetture che circolano sul suolo italiano per più di 12 mesi;
  2. qualora l’autoveicolo sia di proprietà di un soggetto residente in Italia i tempi per la richiesta di immatricolazione scendono a 60 giorni.

Il mancato rispetto della norma e quindi una mancata immatricolazione dell’auto estera in Italia causa:

  1. il ritiro della carta di circolazione;
  2. sanzioni amministrative tra € 711 e € 2.848;
  3. sequestro amministrativo del veicolo fino a regolare immatricolazione.

Riguardo all’ultimo punto se non si procede a reimmatricolare l’auto estera questa sarà esportata definitivamente.

I tempi concessi per quest’ultima procedura sono fissati a 180 giorni dal sequestro amministrativo: se non si effettuano immatricolazione o esportazione l’automobile verrà sottoposta a confisca amministrativa. 

Immatricolazione auto estera in Italia: come fare?

Sempre secondo la Legge, l’immatricolazione di un’auto estera, può essere effettuata tramite 2 procedure distinte:

  1. presso una delle sedi della Motorizzazione Civile con successiva iscrizione al PRA – Pubblico Registro Automobilistico;
  2. tramite una richiesta allo STA – Sportello Telematico dell’Automobilista.

Le pratiche sono valide in entrambi gli uffici per veicoli nuovi oppure usati, l’unica differenza riguarda la provenienza dell’auto straniera. Se l’autoveicolo è di origine extra-UE l’unico modo per procedere all’immatricolazione è recarsi presso la Motorizzazione Civile (non è possibile effettuare la pratica negli sportelli STA).

Immatricolazioni auto estere: differenze tra veicoli nuovi, usati, UE ed extra-UE

Nel processo di immatricolazione di un’auto estera, è necessario distinguere tra diverse situazioni:

  • auto estera nuova: un’auto si considera nuova se non è mai stata immatricolata prima o se è già stata immatricolata nel Paese d’origine, ma ha percorso meno di 6.000 km ed è stata venduta entro 6 mesi dalla data della prima immatricolazione;
  • auto estera usata: si tratta di un veicolo che ha superato i 6.000 km di percorrenza ed è stato venduto trascorsi più di 6 mesi dalla sua prima immatricolazione all’estero;
  • auto proveniente dall’UE: se il veicolo arriva da un Paese membro dell’Unione Europea, le modalità di immatricolazione dipendono dal fatto che sia nuovo o usato e se l’acquisto sia avvenuto tramite un privato o un concessionario. Di norma, non si applicano dazi doganali per le auto importate da altri Paesi UE, anche se potrebbero esserci tasse di registrazione o altri costi aggiuntivi;
  • auto proveniente da Paesi extra-UE: per l’importazione di un’auto da un Paese non appartenente all’UE, è necessario considerare alcune spese supplementari, come il pagamento di dazi doganali e dell’IVA sul valore del veicolo. Questi costi variano in base al Paese d’origine e al prezzo dell’auto.

Tempi immatricolazione auto estera

Non è possibile stabilire con certezza i tempi per l’immatricolazione di un’auto estera perché essi dipendono dalle verifiche a carico della Motorizzazione Civile.

In linea generica le procedure presso lo STA si aggirano attorno ai tre giorni lavorativi mentre presso la Motorizzazione si allungano fino a circa due settimane – le tempistiche sono sempre indicative e valide qualora tutti i documenti necessari siano corretti.

Costi immatricolazione auto estera: quanto costa la nazionalizzazione di un’auto?

Il costo per l’immatricolazione di un’auto estera è composto da vari elementi fissi e variabili.

I costi per l’immatricolazione di un’auto estera sono in genere i seguenti:

  • imposta di bollo per iscrizione al PRA: € 32,00
  • imposta di bollo DDT: € 32,00
  • diritti DDT: € 9,00
  • emolumenti ACI: € 27,00
  • imposta Provinciale di Trascrizione: € 150,81 + eventuale maggiorazione percentuale di residenza dell’acquirente
  • costi per il rilascio della targa: variabili in base a tipo di targa e veicolo.

A questi costi vanno poi sommate eventuali spese aggiuntive qualora si decida di affidare la pratica presso un’agenzia specializzata.

Non bisogna dimenticare anche il costo del traduttore che dovrà procedere a tradurre i documenti necessari con asseverazione – anche questo costo è variabile.

Immatricolazione auto estera: quali documenti sono necessari?

Per l’immatricolazione di un’auto estera presso la Motorizzazione Civile occorre seguire questi passaggi:

  1. verifica preliminare: in questa fase vengono controllati tutti i documenti circa le specifiche tecniche dell’auto così come gli adempimenti IVA al fine di valutare l’idoneità del veicolo all’immatricolazione;
  2. rilascio della carta di circolazione;
  3. iscrizione al PRA: entro 60 giorni dalla data di rilascio della carta di circolazione.

Per l’iscrizione al PRA occorrono:

  1. il Certificato di Conformità Europeo – CoC – assieme all’omologazione italiana del veicolo oppure dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciata dalla casa di produzione del veicolo;
  2. se l’intestatario del veicolo coincide con il proprietario all’estero occorre la dichiarazione di proprietà con firma autenticata e l’atto di vendita anch’esso autenticato da notaio;
  3. fotocopia di un documento d’identità valido della persona acquirente con certificato di residenza (o dichiarazione sostitutiva di certificazione) qualora questo dato non sia presente nel documento d’identità;
  4. modello NP2D firmato;
  5. fotocopia della carta di circolazione emessa dalla Motorizzazione Civile;
  6. se l’acquirente è una persona giuridica occorre il Certificato della Camera di Commercio in bollo oppure una dichiarazione sostitutiva da parte del legale rappresentante della società.

Attenzione: eccetto accordi bilaterali tra l’Italia e il Paese in cui è stato acquistato il veicolo da immatricolare tutti i documenti dovranno essere presentati in lingua italiana e devono essere corredati dalla certificazione di conformità da parte del traduttore ufficiale con traduzione asseverata

Se si intende immatricolare l’auto straniera presso lo STA – ricordando che tale procedura non può essere effettuata se il veicolo è di origine extra-UE – occorrono:

  1. fotocopia di un documento d’identità valido della persona acquirente con certificato di residenza (o dichiarazione sostitutiva di certificazione) qualora questo dato non sia presente nel documento d’identità;
  2. carta di circolazione estera qualora il veicolo sia usato;
  3. modello NP2C compilato se l’iscrizione al PRA avviene con istanza dell’acquirente;
  4. modello NP2D compilato se viene redatto un atto di vendita con firma del venditore autenticata da un notaio e in bollo;
  5. Certificato di Conformità Europeo – CoC – con omologazione italiana;
  6. domanda sul modulo TT 2110 compilato e firmato dall’acquirente;
  7. dichiarazione sostitutiva da parte del legale rappresentante della società per conferma della sede della persona giuridica se l’acquirente è una persona giuridica.

Immatricolazioni auto estere e il servizio di traduzione asseverata

È semplice intuire come l’immatricolazione di un’auto estera in Italia sia una procedura complessa in termini di documentazione da preparare. Consegnare una documentazione errata o tradotta male blocca tutto l’iter della procedura causando non pochi grattacapi all’interessato che dovrà procedere a riaprire una nuova pratica – con conseguenti perdite di tempo e denaro.

Mi chiamo Pierangelo Sassi, traduttore giurato con 25 anni di esperienza alle spalle: i miei servizi spaziano tra traduzioni certificate, legalizzate o asseverate con tempistiche di consegna brevi e il massimo rispetto dei dati sensibili di ogni cliente.

I documenti necessari per l’immatricolazione di auto estere devono essere provvisti della cosiddetta asseverazione ossia una certificazione che conferisce al testo tradotto la stessa validità legale rispetto al documento originale.

Una traduzione asseverata è composta da:

  • timbri di congiunzione tra le pagine;
  • pagine numerate;
  • verbale di giuramento.

Ogni plico invece contiene:

  • il testo originale;
  • la traduzione asseverata;
  • il verbale di asseverazione. 

Essendo previsto un passaggio in tribunale che asseveri la traduzione è ancora più importante affidare la pratica a traduttori esperti che sappiano come muoversi all’interno dell’ambiente burocratico evitando spiacevoli perdite di tempo per il cliente.

Data l’esperienza più che ventennale mi è semplice garantire tempistiche abbastanza brevi per questo genere di traduzione.

Se deciderai di affidare a me la traduzione dei documenti necessari all’immatricolazione dell’auto estera riceverai i testi via corriere tracciabile sotto forma di plico.

Inoltre una volta terminato il lavoro invio sempre tramite mail la traduzione completa in formato PDF in modo che ogni cliente possa consultare la traduzione quanto prima abbattendo i tempi di spedizione.

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